Credo (il)
Credo (il)
Il Creatore, sin dall’inizio, si rivela a un essere razionale e libero come il Dio dell’Alleanza e quindi dell’amicizia e della gioia, ma anche come fonte del bene e quindi della distinzione del bene e del male nel senso morale. L’albero della conoscenza del bene e del male richiama simbolicamente al limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve riconoscere e rispettare. L’uomo dipende dal Creatore ed è soggetto alle leggi, sulle quali il Creatore ha costituito l’ordine del mondo da Lui creato, l’essenziale ordine dell’esistenza (ordo rerum); e quindi anche alle norme morali che regolano l’uso della libertà. La prova primordiale è dunque indirizzata alla libera volontà dell’uomo, alla sua libertà. Chissà se l’uomo conformerà con la sua condotta il fondamentale ordine della creazione e riconoscerà la verità di essere egli stesso creato? La verità della dignità che gli è propria quale immagine di Dio, ma anche la verità del suo limite creaturale?
Purtroppo conosciamo l’esito della prova: l’uomo fallì. È la Rivelazione a dircelo. Essa tuttavia ci dà questa triste notizia nel contesto della verità della Redenzione, così da consentirci di guardare con fiducia al nostro misericordioso Creatore e Signore.