Decalogo dieci parole di vita (il)
Decalogo dieci parole di vita (il)
Sussidio per la preparazione del Decalogo;
in appendice Catechismo della Chiesa Cattolica.
La nostra società, malgrado le sue profonde radici cristiane, ha visto diffondersi in essa i fenomeni del secolarismo e della scristianizzazione. Perciò, “reclama, senza alcuna dilazione, una nuova evangelizzazione”. La Chiesa, che ha nell’evangelizzazione “la grazia e la vocazione propria... la sua identità più profonda”, non può ripiegarsi su se stessa. I segni di scristianizzazione che osserviamo non possono essere pretesto per una rassegnazione conformista o uno scoraggiamento paralizzante; al contrario, la Chiesa discerne in essi la voce di Dio che ci chiama a illuminare le coscienze con la luce del vangelo.
È certo che l’uomo può escludere Dio dall’ambito della sua vita. Ma ciò non accade senza gravissime conseguenze per l’uomo stesso e per la sua dignità di persona. L’allontanamento da Dio porta con sé la perdita di quei valori morali che sono base e fondamento della convivenza umana. E la loro carenza produce un vuoto che si pretende di riempire con una cultura centrata sul consumismo sfrenato, sull’ansia di possedere e godere, e che non offre altri ideali che la lotta per i propri interessi o il piacere narcisista. La dimenticanza di Dio e l’assenza di valori morali di cui Egli solo può essere fondamento, sono alla radice dei sistemi economici che dimenticano la dignità della persona e della norma morale, ponendo il lucro come obiettivo prioritario e unico criterio ispiratore dei loro programmi.
L’allontanamento da Dio, l’eclisse dei valori, ha portato anche al deterioramento della vita familiare, oggi profondamente lacerata dall’aumento delle separazioni e dei divorzi, dalla sistematica esclusione della natalità – perfino attraverso l’abominevole crimine dell’aborto – dal crescente abbandono degli anziani. Questo oscuramento dei valori morali cristiani si riflette in forma gravissima sui giovani, oggetto oggi di una sottile manipolazione, e non pochi di essi vittime della droga, dell’alcool, della pornografia e di altre forme di consumismo degradante, che vanamente pretendono di riempire il vuoto dei valori spirituali...
... Per rispondere a questo clamore della nostra società, bisognosa di Dio e di valori morali, offro questo libro sul Decalogo, come parola di vita e libertà per l’uomo. Come teologo – scriba diventato discepolo del Regno – ho voluto “estrarre dal tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13,52). Nell’arca dell’alleanza si custodiva il Decalogo. “Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore” (Sal 119,105.111).
Ho cercato, scrutando la Scrittura, il senso originale del Decalogo nell’alleanza di Dio con gli uomini. E l’antico si è illuminato con la novità di Cristo e della sua nuova alleanza, sigillata nel suo sangue e vissuta nella Chiesa, dalla quale ho raccolto soprattutto il magistero di Giovanni Paolo II e del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica.
Questo libro è diviso in due parti: il Prologo e il Decalogo. Il prologo inquadra e dà senso ai dieci comandamenti che, nella seconda parte, sono commentati uno per uno.
Auspico solo che, come ci raccomanda Giovanni Paolo II nell’omelia con la quale inizio questo prologo, ascoltiamo Maria, la Chiesa, che ci dice: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5). Facendo ciò che Egli ci dirà sperimenteremo la gioia del “vino nuovo e migliore” del Vangelo, che ci manca e col quale sarà saziata la nostra sete di Dio, di Verità, di Luce, di Libertà, di Vita.
dall'Introduzione