Grazie Disma quel giorno sul Golgota
Grazie Disma quel giorno sul Golgota
Per introdurre Lucia Cicchino e questo suo lavoro, basterebbe un versetto del Salmo 21: "Come acqua sono versato, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle mie viscere (Sal 21,15).
Questa è la Lucia che ho visto nel carcere di Sollicciano: infiammarsi come cera, bruciare, emanare luce e calore e sciogliersi su quelle persone sofferenti, proprio come fa la cera. Sin dalle prime righe si intuisce che la sofferenza è una presenza costante nella sua vita (chi la conosce lo sa per certo) e che è proprio la sofferenza a farle gustare una pienezza di vita che, senza di essa, forse non è dato conoscere. Ma questo è proprio ciò che accade a Disma che, salendo sulla croce, pensava di ricevere morte e non Vita Eterna.
dalla presentazione
"Non c’è niente che ci spinga ad amare i nemici, cosa in cui consiste la perfezione dell’amore fraterno, quanto la dolce considerazione di quella ammirabile pazienza per cui egli, “il più bello tra i figli dell’uomo”, offrì il suo bel viso agli sputi dei malvagi. Lasciò velare dai malfattori quegli occhi, al cui cenno ogni cosa ubbidisce. Espose i suoi fianchi ai flagelli. Sottopose il capo, che fa tremare i Principati e le Potestà, alle punte acuminate delle spine. Abbandonò se stesso all’obbrobrio e agli insulti. Infine sopportò pazientemente la croce, i chiodi, la lancia, il fiele e l’aceto, lui in tutto dolce, mite e clemente. Alla fine fu condotto via come una pecora al macello, e come un agnello se ne stette silenzioso davanti al tosatore e non aprì bocca."
Sant'Aelredo
...La Chiesa Orientale mette nelle icone il Buon Ladrone (Disma) trionfante accanto alla Madonna...
...Da quel posto d'onore, sono certa, starà pregando incessantemente assieme a Lei, a cui il Figlio morente ha affidato l'umanità, affinché per ogni uomo si rimuova la fiamma che impedisce l'ingresso al Paradiso...
dalla conclusione