Libro di Ester (il)
Libro di Ester (il)
Lo scopo dell’autore è tutto orientato a spiegare l’origine della festa; egli elabora liberamente il suo drammatico racconto partendo da un nucleo storico. Il nazionalismo del libro ha caratteri di esasperazione – si tenga però presente che non tutti i fatti del libro sono necessariamente reali – ma non privo di fede nella provvidenza di Dio che alla lunga protegge il suo popolo servendosi di una fragile donna. Nel testo originale del libro non viene mai fatto il nome di Dio, forse per uno scrupolo tipico del Giudaismo degli ultimi secoli prima di Cristo, che per rispetto non pronunziavano mai Santo Nome. Dalla lettura di questa storia ci si può rendere conto delle difficoltà incontrate dal disegno divino di salvezza per giungere alle vette luminose della rivelazione evangelica.
Il libro ci è stato trasmesso in due forme: il testo ebraico, più breve (10 cc.), e il testo greco – in due recensioni – che in rapporto all’ebraico è più lungo di due terzi. Il testo accolto dalla Chiesa corrisponde a quello ebraico, più, in appendice, le parti della recensione greca dei più antichi manoscritti. Si ignora chi ne sia l’autore: l’edizione greca del libro fu portata in Egitto del 114 a.C. (11, 3); l’originale ebraico può risalire verso il 150 a.C., al tempo della rivolta dei Maccabei contro la persecuzione religiosa del re della Siria.
Note: illustrato. Rilegatura di pregio
Autore: CEI
Editore: Chirico