Buona battaglia (la)
Buona battaglia (la)
Susanna Bo non è solamente l'autrice di una storia autobiografica comune, ma si distingue, rispetto a molti che narrano di sé in versi o prosa, come una scrittrice dotata di un proprio stile e un forte talento narrativo. Grazie a ciò, è in grado di equilibrare gli elementi del racconto per far ridere e piangere il lettore, a volte contemporaneamente, e invogliarlo ad alzare lo sguardo. Quest'opera è sia una "storia vera" che un "romanzo", con una struttura che si è evoluta dalla spontaneità diaristica e segue le regole narrative tipiche del genere letterario, grazie a un'organizzazione degli eventi non solo basata sulla cronologia.
All'interno del racconto emergono due protagonisti: Susi, "la brava ragazza" dedita a casa e chiesa, ma che non sopporta gli stereotipi, e dotata di un'ironia e autoironia incurabile; Luigi, "l'ateo", più avvezzo alle discoteche che alle chiese, l'ingegnere di poche parole che diventerà l'amore della sua vita e la guida nel condurre sia la sua che la loro "buona battaglia". Attorno a loro gravitano altri personaggi reali, come l'amico d'infanzia, le giovani coppie e i genitori, mentre lo sfondo è una piccola città di provincia con una forte vocazione turistica, descritta attraverso la sua riviera da un punto di vista che non è quello del turista.