Maria, Madre del Redentore
Maria, Madre del Redentore
Maria.
L’autore, attraverso lo studio rigoroso di tutti i passi della Scrittura che si riferiscono a Maria, arriva a rimotivare la devozione a Maria purificandola dal sentimentalismo vago. Dopo la lettura di questo libro il cuore vibra di gioia e lo sguardo su Maria diventa limpido e grato.
dalla Presentazione
...Nella presentazione di Maria partirò sempre dalla Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, che si illuminano reciprocamente in quanto la prima alleanza conduce alla nuova che la illumina e la porta alla pienezza. Così le figure di Maria troveranno in Lei il pieno splendore del disegno di Dio. Questo è ciò che hanno fatto i Padri dalla cui Tradizione attingerò, così come dalla liturgia e dalla iconografia cristiana. San Bonaventura scrive: "Tutta la Scrittura può essere paragonata ad una cetra: una corda non crea nessuna armonia da sola, ma insieme alle altre. Così accade con la Scrittura: un testo dipende dall’altro; o meglio, ogni passo si relaziona con altri mille". I pochi testi del Nuovo Testamento che parlano di Maria sono in rapporto con altri mille testi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Alla loro luce ci si illumina il senso profondo del mistero di Maria nella storia della salvezza. Maria è la «Donna» che riassume in sé l’antico Israele. La fede e la speranza del popolo di Dio sfociano in Maria, l’eccelsa figlia di Sion.
Mi accosterò, dunque, a Maria a partire dalla rivelazione biblica, che è la prospettiva fondamentale. Nella Scrittura, lo Spirito Santo, attraverso autori umani, ci ha disegnato l’icona della Madre di Gesù per offrirla alla Chiesa di tutti i tempi. E a partire dalla Tradizione patristica, perché la comunità ecclesiale, nella sua esistenza, ha approfondito la sua comprensione biblica, fino ad arrivare alla riflessione della Lumen gentium e al magistero pontificio successivo, soprattutto la Marialis cultus di Paolo VI e la Redemptoris Mater di Giovanni Paolo II. La Lumen gentium presenta nella prima parte (52-54) la mariologia biblica, nella quale si sottolinea l’unione progressiva e piena di Maria con Cristo nella prospettiva della storia della salvezza. E nella seconda parte (55-59) presenta la relazione tra Maria e la Chiesa e tra la Chiesa e Maria.
Ma mi accosterò a Maria anche a partire dalla liturgia, dove la comunità cristiana esprime e alimenta la sua relazione con Maria. La liturgia ha il suo proprio modo di affermare e testimoniare la fede. La liturgia, nella sua forma celebrativa, ci dà una visione interiore, di fede, basata sulla rivelazione e arricchita con tutta la secolare sensibilità della Chiesa. È, senza dubbio, il linguaggio più adatto per entrare in comunione con il mistero di Cristo, riflesso in sua Madre, la Vergine Maria. La memoria di Maria nella liturgia va intimamente unita alla celebrazione dei misteri del Figlio (MC 2-15) e così appare come modello dell’atteggiamento spirituale con cui la Chiesa celebra e vive i divini misteri (MC 16-23).
dall'Introduzione
Note: Presentazione di Angelo COMASTRI
Autore: JIMÉNEZ HERNÁNDEZ Emiliano