Pensieri sul morire e su quel che segue
Pensieri sul morire e su quel che segue
Sal 39,5).
Avviene che, indiscriminatamente, dal giorno della loro morte le persone vengano tutte considerate “povere”. Il “povero tale”, la “povera tal altra”. Certo tanti sono da considerare “poveri” nel giorno della loro morte, ma il fatto che lo siano tutti fa nascere il sospetto che sia diffusa una certa ignoranza della vita e della morte, cioè una certa ignoranza di tutto. La vita e la morte, infatti, nella vicenda umana, si connettono necessariamente l’una all’altra e nessuno può dire di essere “navigato nella vita” se non è “navigato” anche nella morte.
Le considerazioni che seguono non sono frutto di un ragionamento convincente, né di un motivato atto di fiducia concesso ad una dottrina o ad una Chiesa, ma sono frutto di un incontro con una persona che ha potuto affermare di sé – senza ombra di follia – Io sono la risurrezione e la Vita.
Questo libro non è un trattato di teologia dei “novissimi”. È superfluo dirlo..., ma va detto, tanto per non lasciare dubbi neanche circa le intenzioni dell’autore! Si tratta solo di pennellate, non però tracciate a caso ma nell’intento di ritrarre il volto del Risorto, volto che appare ai suoi oggi, anche se solo in modo confuso, come in uno specchio.
Tarcisio ZANNI nato a Cremona nel 1945 vive a Bologna. È autore di numerosi saggi di "teologia divulgativa" di indole catechetica per adulti e bambini:
A Betlemme; Assunti in cielo; Che cosa c’è di diverso questa notte?; Circondati da testimoni; Città, Chiesa e missione; La debolezza di Dio; Giuseppe di Nàzaret; Intervista a Francesco Cuppini; Lettera a una bambina battezzata a sua insaputa; Il libro del Matrimonio; Non conformatevi; Ogni genere di discernimento; Pensieri sul morire e su quel che segue; Il segreto di Karol; La Veglia; Venduto in Giuseppe; Verso il Natale in famiglia; Viaggio alla ricerca dell'Italia cattolica che non si trova più.
Autore: ZANNI Tarcisio